Open for Innovation: featuring Fantini Mosaici

April 15th. Open for Innovation, our biweekly  column on Affari & Finanza “La Repubblica” is back, profiling interesting companies, and linking them with a management theory. Monday we discussed about Fantini Mosaici.

The text of the piece follows (in Italian).

È possibile conciliare il cuore artigianale del Made in Italy con le esigenze di un sistema produttivo industriale? Questa è la domanda che si pongono molte aziende del nostro Paese che, partendo da una forte base di conoscenza e tradizione, vogliono espandersi sui mercati internazionali. Scriveva più di 40 anni fa il Professor David Landes, in uno dei più celebri libri sulla storia delle rivoluzioni industriali, “Unbound Prometheus”, che sono proprio l’immaginazione e la creatività, tipiche delle scienze ma anche del mondo artigianale, il principale stimolo allo sviluppo delle più moderne tecnologie industriali. Conciliare creatività artigianale e metodo industriale rappresenta dunque per molte aziende un fattore critico di successo. Questo è dimostrato anche dalla recente storia della Fantini Mosaici, fondata più di un secolo fa da Domenico Fantini, con un portafoglio di realizzazioni che spaziano dalla pavimentazione della Galleria Vittorio Emanuele a Milano ai mosaici della più grande moschea degli Emirati Arabi Uniti. Voluta dallo sceicco Zayed e completata nel 2010, questa moschea è costata quasi mezzo miliardo di euro e si estende in un’area grande più di cinque campi da calcio. In quattro anni di lavoro è stata decorata da Fantini Mosaici con una commessa di oltre 40 milioni di euro.
Il gruppo è oggi una realtà internazionale, con sedi ad Abu Dhabi e Usa ma è ancora guidato dalla famiglia Fantini: Andrea, Enrico e Marco, nipoti del fondatore. L’azienda impiega 200 persone ed è specializzata in interni ed esterni per ville, palazzi, ma anche negozi di alta moda: altro settore in cui il sapere artigiano deve confrontarsi con logiche globali.
Particolarmente fortunato in tal senso è stato il lavoro con Gianni Versace, per le sue residenze da sogno e per le sue boutique che dal 1993 la Fantini arricchisce delle decorazioni tipicamente associate al brand. È stato questo sodalizio a dare a Fantini visibilità internazionale e a generare commesse da altri colossi della moda, come Chanel, Gucci, Hermes, Louis Vuitton e Prada.
L’azienda, organizzata in Fantini Mosaici e Fantini Marmi, parte dunque da una tradizione che affonda le radici in uno dei metodi di decorazione più antichi e tuttora utilizzati, ma questo know-how su tecniche e materiali è stato combinato con l’utilizzo di sofisticati sistemi Cad per la realizzazione dei progetti, la collaborazione con designer e architetti di tutto il mondo e il dialogo con selezionati clienti, che sono diventati ambasciatori dei prodotti dell’azienda.

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